Francesco Desogus

Ogliastra dimenticata

L’Ogliastra è un territorio troppo spesso dimenticato e lasciato a se stesso ma che in realtà è ricchissimo di paesaggi tra i più belli dell’isola e con cittadini laboriosi. Tra questi ci sono sicuramente Giovanni Serra della Cantina Sa Pruna – Jerzu e Raffaele Piroddi e Franco Usai della Jerzu Antichi Poderi. Persone che con coraggio portano avanti attività economiche di assoluto rilievo. Attività che sono l’emblema di ciò che dev’essere l’economia in Sardegna: valorizzazione del territorio e dei suoi prodotti coniugata con innovazione tecnologica.

Ma questi imprenditori si scontrano con meccanismi farraginosi come il Sian, il Sistema Informativo Agricolo Nazionale, obbligatorio per accedere a gare e finanziamenti, che troppo spesso è intasato. Ma qui, oltre questo problema c’è anche quello della connettività: troppi territori scoperti addirittura dall’Adsl.

Le istituzioni devono creare le infrastrutture per dare l’opportunità ad imprenditori come Giovanni Serra e Raffaele Piroddi di poter fare impresa e creare posti di lavoro.

Sono venuto qui a Jerzu, accompagnato dai candidati Anastasia Agus, Andrea Mascia e dall’europarlamentare Ignazio Corrao.

Dopo Jerzu, con loro e il portavoce al Parlamento Pino Cabras ci siamo spostati a Tortolì. La prima tappa è stata la peschiera gestita dalla Cooperativa Pescatori Tortolì. Dopo un modello rurale abbiamo toccato con mano un’altra realtà imprenditoriale espressione del territorio. Il suo presidente Luca Cacciatori ci ha illustrato le eccellenze di questa realtà: “Il progetto è quello di allevare vongole veraci per poi impiantarle in diversi luoghi della Sardegna. Qui poi il pesce non si alleva ma vive e nasce libero, grazie al fermo biologico spontaneo della cooperativa”. Ma anche qui c’è il problema di una burocrazia soffocante, di enti che si accavallano e che creano procedure farraginose che asfissiano qualsiasi realtà imprenditoriale. Che poi è solo un modo molto subdolo per creare clientele.
La seconda tappa è stata con il consorzio degli albergatori dell’Ogliastra. Qui abbiamo parlato di turismo e di tutela dell’ambiente. Sono emerse tante contraddizioni: gli albergatori soffrono come tante altre categorie il peso della burocrazia.
L’Ogliastra è una regione della Sardegna poco antropizzata, con 6.000 posti letto alberghieri e altri 6.000 extra alberghieri. Gli albergatori chiedono la possibilità di aumentare i posti letto, di curare maggiormente i sentieri turistici (sembra assurdo ma è così: la Regione non lo fa), mettere a regime le strutture che ci sono e maggiore attenzione a questo territorio.
Tutto questo deve cambiare. Anche l’Ogliastra ha bisogno del vero cambiamento. Per questo ho illustrato la mia riforma della Regione: ogni territorio avrà il suo distretto, dove presentare i progetti per lo sviluppo territoriale e e con una quota minima e sicura di finanziamento. E poi bisogna abrogare leggi: non semplificarle, proprio cancellarle. Nelle pieghe delle norme si annida la corruzione.
Ecco cosa è #ilverocambiamento @ Tortolì